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FATTORIA SAN PIO – SALUMI E BIODIVERSITÀ

La biodiversità in ecologia è la varietà di organismi viventi, nelle loro diverse forme, e dei rispettivi ecosistemi. Le risorse genetiche sono considerate la componente determinante della biodiversità all'interno di una singola specie ed in assenza di queste ogni razza è inevitabilmente destinata all’estinzione.

La biodiversità è un patrimonio universale inestimabile, frutto di tre miliardi e mezzo di anni di evoluzione e in Sicilia c’è un patrimonio di biodiversità tra i più ricchi del mediterraneo. Dei 2255 siti prioritari censiti a livello comunitario ben 247 sono presenti solamente nella nostra regione. Circa il 21,2% del territorio siciliano, (di cui 2,2% di aree marine), è protetto attraverso siti di interesse comunitario, da parchi e riserve naturali e marine. Con un radicamento geografico unico come la catena montuosa dei Nebrodi, Fattoria San Pio è un progetto che nasce nel 2008 con lo scopo di preservare e custodire la tradizione nell’allevamento del suino nero dei Nebrodi, una delle ultime 6 specie suine indigene rimaste in Italia.

La caratteristica distintiva di questa specie è Il colore nero, strettamente connesso con l’antichità questa razza che possiede origini arcaiche i cui documenti scritti testimoniano la presenza di questi animali fin dal periodo della dominazione greca e cartaginese (VII-VI secolo). Durante il Medioevo le grandi famiglie Siciliane praticavano l'allevamento di grandi branchi allo stato brado, mentre le famiglie contadine utilizzavano alcuni di questi esemplari sia come fonte di sostentamento durante l’inverno sia come spazzini naturali dei rifiuti prodotti. Il suino nero subì una radicale diminuzione solamente durante la dominazione araba per motivazioni di ordine religioso. Dai primi anni del Novecento il suino Nero dei Nebrodi era di solito allevato in piccoli gruppi di 10-15 animali, in questo periodo si diffuse l'incrocio con altre specie ibride provocando, ancora una volta, una riduzione di questa razza e una diffusione di soggetti neri con pezzature bianche o completamente bianchi.

La razza durante i secoli si è evoluta in virtù della scarsezza dei pascoli e della mancanza di boschi, aspetti tipici del territorio siciliano, diventando alta di gambe, con i diametri trasversali ridotti, gobba, con testa molto allungata, adatta al pascolo ed alla ricerca dei tuberi e delle ghiande nel bosco. Il fattore principale che ha determinato la riduzione di suini di razza Nero Siciliano allevati sull'isola è dovuta alla graduale scomparsa dei boschi che anticamente coprivano buona parte dei rilievi siciliani, insieme all’introduzione nel dopoguerra di razze estere più produttive come il Large White inglese o il Duroc, il cui allevamento è meno costoso ma sicuramente meno sostenibile. Negli ultimi anni, però, si è assistito a una decisa ripresa dell'allevamento di questa razza, sulla quale sono stati attuati diversi studi mirati in modo particolare alla valorizzazione delle sue produzioni.

Il Nero Siciliano è attualmente una razza ufficialmente riconosciuta e dotata di registro anagrafico, gestito dall'ANAS - Associazione Nazionale Allevatori Suini. I soggetti iscritti al registro alla fine del 2007 erano 1223, mentre ad oggi si stima la presenza sul territorio siciliano di circa 4000 capi di questi capi e solo 850 sono scrofe riproduttrici in fase di allevamento, il che ha portato all'inclusione della razza nella lista delle razze autoctone in via di estinzione. Il 70% di tutta la popolazione di questa razza si trova principalmente nella zona montuosa dei Nebrodi nella Sicilia nord-orientale. Alcune caratteristiche di questa razza sono la precocità, è rustica e longeva, caratterizzata da una buona fertilità e vivinatalità (elevato numero di suinetti portati allo svezzamento), presenta una buona resistenza alle malattie ed è molto resistente alle avversità climatiche, ciò è sicuramente dovuto al fatto che la razza appare totalmente inadatta ad un allevamento intensivo o in strutture chiuse, l’animale tollera sistemi semi-open in cui può nutrirsi di ciò che il bosco offre. L’unico alimento addizionale nella dieta dei nostri suini è l’orzo germinato, non è ammessa la soia che viene utilizzata largamente nell’allevamento dei suini anche nel settore bio, ma la cui tracciabilità rimane incerta. Gli esemplari crescono lentamente e producono carne di alta qualità.

La colorazione scura caratteristica delle carni di questa razza sembra essere legata alla alimentazione ricca di melanina contenute nelle ghiande. Vari studi hanno confermato per il suino Nero dei Nebrodi il fenomeno della tesaurismosi, secondo il quale gli enzimi lisomiali dell'animale agiscono sulle sostanze fenoliche presenti nelle ghiande provocando un accumulo di metaboliti secondari colorati ed aromatici nei tessuti, oltre all’alto contenuto di esteri presenti nel prodotto finito.

Il suino Nero per Fattoria San Pio rappresenta tradizione e storia racchiusi in un contesto come la catena montuosa dei Nebrodi, che con il suo clima, microflora, suolo e fauna crea un ecosistema unico al mondo che merita di essere preservato attraverso cura e attenzione. Quello che il nostro brand vuole trasmettere è l’amore per una razza ed una terra che hanno continuo bisogno di essere conosciute e preservate attraverso le mani dei nostri esperti.

Fattoria San Pio è un presidio Slow Food in continua espansione, sosteniamo la memoria tradizionale valorizzando il territorio, recuperando le antiche tecniche di produzione e di lavorazione e preservando l’estinzione di una razza autoctona dal valore inestimabile.